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il pellegrinaggio a piedi da Milano a Trivolzio e la sua storia
Il pellegrinaggio a piedi da Assago (MI) a Trivolzio, dove è sepolto San Riccardo Pampuri, è una tradizione che ormai da molti anni vive lungo le strade della Bassa Padana, nata con l’intenzione di offrire il sacrificio del cammino e la personale fatica quotidiana con l’intercessione del Santo testimone della fede al servizio dei più poveri e dei malati.
Una storia iniziata nel 2003
La storia del pellegrinaggio a piedi da Milano a Trivolzio inizia nel settembre del 2003, quando Don Carlo Casati, all’epoca parroco della chiesa di Santa Maria Nascente di Milano, quartiere QT8, accogliendo la proposta di un gruppo di amici della parrocchia che in precedenza avevano fatto il pellegrinaggio, propone per la prima volta questa iniziativa ad un gruppo di giovani quale gesto comune all’inizio dell’anno scolastico.
L’esperienza del pellegrinaggio non è nuova per Don Carlo, e lo ha accompagnato lungo tutta la vita. Fin da bambino era abitudine, insieme alla madre, partire da Besana Brianza e raggiungere in bicicletta il Santuario della Madonna del Bosco a Imbersago. Da adulto ha e partecipato in qualità di guida a pellegrinaggi nei luoghi della tradizione cristiana, quali la Terra Santa o Lourdes.
L’idea del pellegrinaggio a Trivolzio nasce in seguito alla fedele partecipazione, nel mese di giugno di ogni anno, al pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto, divenuto un grande gesto di popolo che coinvolge ogni anno migliaia di persone. Prendendo spunto da questo gesto, che ogni anno viene celebrato quale ringraziamento al termine dell’anno scolastico, Don Carlo propone un gesto analogo, da svolgersi all’inizio dell’anno, nel mese di settembre, con l’intenzione di affidare alla Madre di Dio non solo l’anno scolastico che comincerà dopo pochi giorni, ma l’intera vita sociale che si snoda lungo i mesi che separano dall’altro grande pellegrinaggio, quello di giugno a Loreto.
Il pellegrinaggio parte al mattino da Assago, all’incrocio Alzaia Naviglio Pavese con via Gran San Bernardo. L’itinerario si snoda in parte su pista pedonale-ciclabile, in parte su strade provinciali e comunali, seguendo una nuda croce di legno. Il percorso, lungo circa 21 chilometri, si snoda prima lungo la Ripa del Naviglio Pavese fino a Binasco, e poi inoltrandosi nelle campagne della Bassa Padana, per raggiungere infine la parrocchia di Trivolzio (PV), intitolata ai Santi Cornelio e Cipriano, dove viene custodito il corpo di San Riccardo Pampuri (1897- 1930), beatificato da Giovanni Paolo II nel 1989. Qui viene celebrata la Santa Messa finale.
Il cammino si svolge in modo ordinato, scandito dalla recita dei Misteri del Rosario, da letture sulla vita di San Riccardo e da testimonianze. Il pellegrinaggio si innesta dunque totalmente nella tradizione popolare dei pellegrinaggi medievali ai luoghi santi, e nella devozione popolare a Maria, Madre di Dio.
I primi anni
Alla prima edizione del 2003, organizzata senza alcuna pubblicità se non l’invito del Parroco durante la messa domenicale, partecipano circa 50 persone, molti dei quali appartenenti alla Parrocchia di Santa Maria Nascente. Negli anni successivi, attraverso il solo passaparola, la conoscenza del Pellegrinaggio si diffonde ed il numero dei partecipanti cresce fino a toccare il numero di oltre 1.200 persone nel 2018.
Nel 2011 si sviluppa un legame più organico con la Chiesa locale dei comuni attraversati dl Pellegrinaggio. Mentre il Pellegrinaggio attraversa l’abitato di Binasco il Parroco attende i pellegrini sulla porta della chiesa parrocchiale ed impartisce loro la benedizione con il Santissimo Sacramento.
A partire dal 2016, in occasione del XIV pellegrinaggio, un nutrito numero di pellegrini partiti a piedi da Pavia si unisce a quelli partiti da Milano per congiungersi lungo il percorso, e per la prima volta la messa finale a Trivolzio viene celebrata da Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, alla cui diocesi appartiene la parrocchia di Trivolzio.
La nascita della Associazione
La costante crescita del numero di pellegrini genera l’esigenza di disporre di una macchina organizzativa più strutturata, che possa garantire la necessaria sicurezza ai partecipanti, l’assistenza medica sul percorso in caso di malori, le necessarie comunicazioni ai responsabili dell’ordine pubblico ed alla polizia locale dei comuni attraversati, una adeguata amplificazione audio mobile durante lo svolgimento del gesto, e la comunicazione degli aspetti organizzativi. Il gruppetto di persone che contribuisce alla organizzazione, che si sono liberamente assunti l’impegno di organizzare l’evento in collaborazione con il Circolo Don Mario Pisoni che ha sede nei locali della Parrocchia di Santa Maria Nascente, alcuni dei quali uniti dalla comune esperienza ecclesiale all’interno del Movimento di Comunione e Liberazione, decide di darsi un nome: gli Amici di San Riccardo Pampuri,
Nel 2018 Don Carlo lascia la Parrocchia di Santa Maria Nascente per raggiunti limiti di età, e questo evento si riflette anche sulla organizzazione del Pellegrinaggio. Nel 2019, sotto gli auspici dell’anno giubilare, a quella che fino ad allora è stata una associazione di fatto, si decide di dare una veste formale. Viene fondata l’Associazione Amici di San Riccardo Pampuri ODV, che ha l’obiettivo sia di perpetuare la tradizione del Pellegrinaggio organizzandone il supporto logistico, sia di conservare la memoria di San Riccardo, “Santo dei nostri giorni”. L’edizione del 2019, anno giubilare di San Riccardo, vede la partecipazione al cammino di oltre 1.500 pellegrini, a cui se ne aggiungono altri 300 che hanno atteso l’arrivo del Pellegrinaggio a Trivolzio.
Il Pellegrinaggio e la pandemia di Covid-19
Nel 2020, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19, il Pellegrinaggio si svolge in forma ridotta. Il cammino da Assago a Trivolzio con la recita del Santo Rosario è percorso da un numero ristretto di soci della Associazione (sei persone) e si conclude con la celebrazione della Santa Messa ad Assago, trasmessa in streaming, alla quale partecipano in presenza una trentina di pellegrini.
Nel 2021, pur perdurando la pandemia, con il rispetto del distanziamento fisico sono di nuovo possibili le manifestazioni all’aperto: il cammino è nuovamente percorso solo da un piccolo gruppo di soci, mentre alla Santa Messa finale, celebrata all’aperto e anche questa volta trasmessa in streaming, partecipano in presenza oltre 350 pellegrini.